Biancospino
"ovvero del potere delle Punte"
Coreografia per un tridente a cura di Francesca Cinalli
con Francesca Bovino, Maria Elisa Carzedda, Francesca Cinalli
Paesaggi sonori Paolo De Santis
Tecnologia Filosofica in collaborazione con Bachi da Setola
nell'ambito delle Azioni Trasversali/danza/inclusione sociale, progetto Silence in the Dance Landscape, mibact 2015-17
L'idea del lavoro nasce nel corso del 2017, dall'attivazione di un cantiere di ricerca sul "Potere delle Punte", un'indagine antropologica di gesti e suoni, un 'esplorazione della fisicità che sta dietro a quell'universo di credenze, superstizioni e riti scaramantici legati specialmente alle tradizioni del nostro suditalia dove saremo al lavoro grazie anche alla collaborazione con Bachi da Setola di Polignano a mare(BA).
La creazione di Biancospino_coreografia per un tridente, è collegata al percorso "Homo Faber", ciclo di incontri presso le botteghe d'arte, volti a mappare l'Italia di artigiani/scultori/fabbri/falegnami e a conoscere i luoghi dove, nonostante tutto, resistono antichi mestieri, attrezzi e mani esperte di artigiani con i quali interagiremo e che inevitabilmente andranno a nutrire la nostra creazione in divenire, affascinati dalla dimensione lo-fi del lavorare, dal senso artigianale dell'opera e da quei luoghi speciali dove le idee prendono forma anche dagli errori, talvolta proprio quelle le migliori...
Ogni tappa della residenza Homo Faber prevede un incontro in bottega con un artista diverso e una restituzione pubblica làddove possibile.
L'idea è quella di raccogliere testimonianze e tracce da sviluppare attraverso la produzione di un lavoro che abbia il sapore di un documentario danzato, una restituzione in danza dell'universo poetico incontrato, una danza di pulizia dalle scorie del passato, balsamica per il presente; una coreografia per un tridente dove i corpi sarannno arnesi al lavoro, ora martello, ora chiodo, in uno spazio-tempo condiviso con il pubblico, a cui chiederemo di compiere un semplice potente gesto: piantare un chiodo su un asse di legno appositamente allestito a bordo scena, per un rito partecipato, sonoro, liberatorio.
tappe realizzate: 1-2 Aprile 2017: Torino_bottega/atelier di Santo Cinalli_scultore del legno | 9-10-11 Giugno 2017: Poilgnano a mare(BA)_bottega/atelier di Peppino Campanella_scultore del vetro
immagini dalla residenza/performance presso l'atelier di Peppino Campanella in Puglia negli scatti di Antonio Manfredi e Valerio Fiume
Syria tell me the Story
progetto a cura di Marco Amistadi ed Elena Valente
con la partecipazione di Paolo De Santis e Francesca Cinalli
con la collaborazione di Francesco Merlo
Si intende attivare una riflessione sull'attuale situazione in Siria e in generale su un'area geografica problematica e conflittuale da cui sono in fuga migliaia di persone per motivi diversi. Indagando temi differenti ma collegati quali radici, identità, conflitto, esilio, si vuole colmare con il mezzo dell'arte un vuoto di informazione sul tema. Attraverso la raccolta di fonti e testimonianze di esuli incontrati lungo il percorso di ricerca, la compagnia proverà a dare sviluppo al progetto in chiave performativa nel corso del 2018
Una prima tappa della ricerca è stata realizzata nel dicembre 2017 nella forma dell'installazione sonora interattiva presso gli spazi dell'Ex.Ma di Cagliari con la collaborazione di Carovana Smi di Cagliari capofila della rete "Silence in the dance Landscape" nell'ambito delle Azioni Trasverslali Mibact 2015/17 e ad esso .