BOULE DE NEIGE

di e con Stefano Botti e Aldo Torta

Ambientazione Video e Luci_Eleonora Diana

Costumi_Sara Conforti

Sguardo esterno_Doriana Crema

Fotografie_Bruno Garetto


Produzione_Tecnologia Filosofica | Co-produzione_Interplay festival 2018

in collaborazione con Rassegna Insilenzio

Prima nazionale  31 maggio 2018 /Lavanderia a Vapore /Festival Interplay 2018




Spesso abbiamo vissuto la bellezza del silenzio nella natura, a volte abbiamo assaporato la pienezza del silenzio della parola, più raramente forse abbiamo toccato il silenzio della mente. Il silenzio interiore è uno stato della mente che si può sperimentare attraverso l’osservazione dei pensieri, delle distrazioni e del lavorio mentale nel tentativo di fare spazio tra di essi e calmarli.
Quando si impara ad osservare tutto questo si genera quello stato di silenzio che porta alla pace interiore e alla calma.
Quella calma che possiamo percepire osservando la caduta lieve della neve.



Date:

31 maggio 2018 | Lavanderia a Vapore, Collegno (TO) | Festival Interplay

8 luglio 2018 | Teatro Bertagnolio, Chiaverano(TO) | Morenica Festival

16 febbraio 2019 | Teatro Bellarte, Torino | Il Corpo racconta

6 aprile 2019 | Sala Melpomene, Ancona | Cinematica Festival

5 maggio 2019 | Fabbrica del Vapore, Milano | Festival del Silenzio

7-8 febbraio 2020 | Officine Caos | Stagione Stalker Teatro 2020

1 ottobre 2022 | Teatro degli Atti, Rimini | Le Voci dell'Anima


Recensioni e Premi:

>> Premio Il Rumore del Lutto | Festival Le voci dell'Anima 2022: "Per il movimento che si fa mantra senza la necessità del dire. Per lo spazio largo e denso del silenzio, che insegna a non temere il vuoto e che si fa grembo, quiete feconda, rinascita."

Menzione speciale Confine Corpo | Festival Le Voci dell'Anima 2022: "Per la delicatezza risoluta di un fare dei corpi in armonia con il tutto. Perchè il silenzio non finisce nella lunga lista delle cose perdute, come l'aria, l'acqua e il pudore"

"I coreografi e ballerini Stefano Botti e Aldo Torta trasportano il pubblico di Interplay in un’atmosfera di raccoglimento mistico, realizzando un rituale ascetico volto a sondare le infinite gradazioni del silenzio, una sostanza la cui trasparenza è incarnata simbolicamente dall’acqua. Attraverso una plastica fluidità del gesto e un’esemplare coordinazione dei movimenti, i due artisti si cimentano, con grazia flessuosa, in figure speculari dalla lentezza ipnotica, disegnando nell’aria, con il solo librarsi delle braccia, invisibili e sinuose circonvoluzioni di fumo. In modo molto suggestivo e straordinariamente fedele i due interpreti riescono a riprodurre il flutto di un’onda marina che si infrange sulla riva, con il suo maestoso e pigro moto di risacca, e i suoi improvvisi gorghi e mulinelli. http://www.klpteatro.it/interplay-2018-tecnologia-filosofica-shi-pratt

"Una meditazione sul silenzio, sulla danza come movimento separata da una componente sonora. Il suono è per lo più evocato da un video proiettato sulla grande tela che cade dall’alto e taglia ortogonale il piano della scena: pioggia e neve che cadono, la nebbia che oscura un sole lontano, le onde del mare che spazzano la battigia. I due danzatori si incontrano o si fronteggiano ai lati della scena. I movimenti fluidi, a volte sincroni, talvolta a rincorrersi come onde del mare, fino a trovarsi seduti a terra opposti e speculari in posa meditativa. Boule de neige di Tecnologia Filosofica è un lavoro intenso e delicato, teso a riscoprire il valore del silenzio come luogo per gettare uno sguardo lucido sulla realtà e su se stessi". http://www.enricopastore.com/2018/06/01/speciae-interplay-tecnologia-filosofica-resodancer-company-andrea-gallo-rosso-giselda-ranieri/

"Il Silenzio. Si sente, si annusa, si tocca, si vede, si gusta. E si respira. Lo spettacolo Boule de Neige di Tecnologia Filosofica(...) ci conduce in uno stato fisico e mentale di quiete. (...) Si entra in teatro. Aldo e Stefano sono vestiti di nero con la gonna fino ai piedi, un pò preti delle foto di Giacomelli nella neve, un pò danzatori sufi, un pò praticanti di arti marziali. Volteggiano, fendono l'aria, si inseguono. Al centro, divide lo spazio una striscia bianca, con proiezioni di acqua nelle varie forme: pioggia, neve, vapore. e parole scritte. L'assenza di suoni non è silenzio: leggere attiva molto. La meditazione è rito, preghiera, incontro a due, tempo di deposito della neve nella boule". Francesca Rosso - La Stampa

 

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