OIDA_ lo sguardo che conosce
Performance itinerante site-specific
a cura di Tecnologia Filosofica
Concept: Elena Pisu, Francesca Cinalli, Paolo De Santis, Andrea Sangiorgi
Performers: Elena Pisu, Francesca Cinalli
Paesaggi sonori: Paolo De Santis
Scenografie e allestimenti: Andrea Sangiorgi
Produzione Tecnologia Filosofica con il sostegno di Tamtamdo / Festival Mater
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Vedere non è solo vedere: ogni sguardo necessita di un occultamento, di un velo che in parte lo ostruisce.
Ogni luce, che veicola la vista, partecipa di una dimensione di notte, di ombra.
In questa performance due danzatrici e un musicista propongono un gioco in cui ogni spettatore è chiamato ad allenare lo sguardo in repentini e inusuali cambi di prospettiva.
Dove si svolge l’azione? Come si guarda la danza che sta accadendo? Come si intende la musica che abita lo spazio?
La performance nella sua dimensione itinerante è pensata per allenare lo sguardo di chi attraversa paesi, borghi, villaggi montani:
ecco allora che il borgo si fa corpo, in costante cambiamento: sbirciare da pertugi, guardare in lontananza, trovare la giusta prospettiva e punto di osservazione, sono le istruzioni che il pubblico dovrà seguire in questa esperienza, in cui ciascun osservatore è anche creatore della sua personalissima cornice dello sguardo.
L'itinerario è un invito a vedere con altri occhi, e ascoltare con altre orecchie, le meraviglie dei luoghi e della comunità che li abita.